Sintesi del progetto
Il condominio solidale “A Casa di zia Jessy” è una struttura abitativa pubblica, un condominio appunto, sito in via Romolo Gessi a Torino (da qui il titolo che porta il progetto), ma con alcune caratteristiche peculiari, che lo fanno essere una iniziativa sperimentale, unica nella Città.
Nasce nel 2008, con una scommessa: quella di far abitare nello stesso luogo più generazioni e culture, nella convinzione che nessuno è soltanto utente e che nessuno è soltanto bisognoso e che soltanto nell’insieme delle relazioni che una famiglia può costruire, che un condominio può garantire, è possibile scoprire cosa vuol dire essere famiglia, essere adulti, essere i cittadini del futuro.
Il condominio intende porsi come nuovo modello di convivenza per affrontare con un nuovo approccio sia la risposta al disagio abitativo, sia i rapporti di prossimità e vicinato, valorizzando la promozione della solidarietà tra generazioni mediante il sostegno reciproco.
Specifiche del progetto
L’ obiettivo primario del Condominio è il conseguimento della definitiva autonomia dei cittadini che abitano in via temporanea negli alloggi disponibili, ma anche il consolidamento del Condominio stesso quale risorsa di reti solidaristiche, anche dopo il termine dell’esperienza abitativa ed il conseguimento della definitiva autonomia.
In altri termini il Condominio intende continuare a costituire ancora un valido puntorete, un supporto, un esempio di convivenza quale emulazione positiva per tutti coloro che l’avranno sperimentato, nella prospettiva del mutuo aiuto permanente.
Gli abitanti del Condominio sono:
- anziani, soli o in coppia, che abitano in qualità di assegnatari in via definitiva, in base alla L.R. 46/95 e s.m.i.;
- di norma, nuclei composti da madri con figli minori, donne sole, giovani in età compresa fra 16 e 32 anni, provenienti da percorsi in strutture residenziali o affidamenti residenziali. Si tratta di una fase abitativa intermedia per il tempo necessario al superamento delle condizioni di temporanea fragilità ed al conseguimento della definitiva autonomia.
- nuclei familiari o persone singole, che costutiscono le “famiglie affidatarie“, i punti di riferimento per l’intero condominio.
Una buona convivenza nasce dallo stare bene insieme, dall’aver stabilito regole chiare e semplici e condivise da tutti gli abitanti. La convivenza deve essere capace di far nascere una nuova cultura, che non è la somma o l’accostamento di quelle precedenti, ma una nuova, caratterizzata dall’integrazione dei lontani. Per questi motivi, l’intervento assistenziale è ridotto al minimo necessario: il condominio è un luogo dove tutti partecipano alla gestione, dove la responsabilità è condivisa e dove i processi di risoluzione dei conflitti riescono a diventare luoghi di crescita per tutti. La casa di zia Jessy è un luogo capace di produrre conoscenza, affetti, legami e scambi di esperienze.
L’ equipe educativa ha la responsabilità educativa e gestionale del progetto; lavora in stretta sinergia con gli tutti gli enti coinvolti e con gli uffici centrali di AGS per il Territorio per fornire il miglior supporto possibile agli abitanti del Condominio. La metodologia di lavoro adottata prevede un costante monitoraggio degli obiettivi e una continua rimodulazione degli stessi per perseguire quanto previsto e pianificato annualmente. L’equipe è composta figure educative in senso stretto e da figure con il compito di facilitare la comunicazione e lo sviluppo di comunità. I membri dell’equipe vivono la dimensione condominiale senza sovrapporsi, ma in modo integrato e rispettoso delle dinamiche della stessa.