Sintesi del progetto
ll progetto “M’interesso di te” è stato pensato per contenere il fenomeno dei minori stranieri “invisibili”, cioè non più rintracciabili nelle strutture in cui sono stati accolti, ricostruendo con loro un rapporto di fiducia, condividendo i loro bisogni e tentando di reinserirli nel circuito di accoglienza.
Le attività si svolgono a Torino, Napoli e Catania nei quartieri limitrofi alle grandi stazioni. La rete è composta da educatori di strada, psicologi e volontari che garantiscono subito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione.
In una seconda fase, viene offerta ai minori la possibilità di seguire un corso di lingua italiana, di ricevere assistenza legale per l’iter di riconoscimento, di acquisire competenze professionali e inserirsi nel mondo del lavoro.
Specifiche del progetto
Nel 2017 sono arrivati in Italia 13.418 minori stranieri non accompagnati (fonte: Min. Interno – settembre 2017). Una parte di questi, una volta identificata, diventa irreperibile quindi non più rintracciabile nelle strutture di accoglienza. Minori invisibili che vivono in precarie condizioni igieniche, con difficoltà a procurarsi cibo e vestiti e che trascorrono la notte in alloggi di fortuna. Sono passati dai 1.754 del 2012 ai 6.561 di fine 2016 e rappresentano un quarto dei minori accolti all’interno di strutture di accoglienza. A queste cifre vanno aggiunti i minori non accompagnati che non vengono intercettati alla frontiera o nei luoghi di sbarco.
Mujtaba, Bobacar, Famana, Abdoulaye: alle spalle hanno storie di violenza, qualcuno anche di carcere, di povertà e di grande sofferenza. Famiglie lasciate alle spalle, senza avere più alcuna notizia. Come Abdoulaye, appena maggiorenne, che ha lasciato la sorella piccola in Gambia con dei parenti. È scappato in Libia e da lì, dopo il carcere, è arrivato in Italia. Non ha più notizie della sorella. Anche Famara è scappato dal Gambia con una zia e i suoi fratelli più piccoli: prima tappa il Senegal, poi da solo si è imbarcato ed è arrivato a Catania. Bobacar, invece, rimane orfano di entrambi i genitori e deve badare alle sorelle: ne perde una per le conseguenze dell’infibulazione, scappa con l’altra in un villaggio vicino ed è ricercato. Fugge allora in Libia, dove è costretto a rubare per sfamare sé stesso e la sorella: arrestato, in carcere subisce violenze e torture. Durante la detenzione, muore anche l’altra sorella.
ENTI FINANZIATORI
Fondo Beneficenza di Intesa San Paolo